David Bruni è professore ordinario L-ART/06 presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari, vicepresidente dell’AIRSC e membro del comitato scientifico di «L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes». Si è dedicato prevalentemente allo studio del cinema italiano, con una particolare attenzione per l’analisi del film coniugata con la ricerca d’archivio, e all’opera di alcuni registi spagnoli (Luis Buñuel e Víctor Erice). È autore di numerosi saggi, pubblicati in volumi collettanei e in riviste, e di alcune monografie: Roberto Rossellini. Roma città aperta (Lindau, 2006 e 2013); Il cinema trascritto. Strumenti per l’analisi del film (Bulzoni, 2006); Vittorio De Sica. Sciuscià (Lindau, 2007); Dalla parte del pubblico. Aldo De Benedetti sceneggiatore (Bulzoni, 2011); Commedia degli anni Trenta (Il castoro, 2013).

David Bruni è professore ordinario L-ART/06 presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari, vicepresidente dell’AIRSC e membro del comitato scientifico di «L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes». Si è dedicato prevalentemente allo studio del cinema italiano, con una particolare attenzione per l’analisi del film coniugata con la ricerca d’archivio, e all’opera di alcuni registi spagnoli (Luis Buñuel e Víctor Erice). È autore di numerosi saggi, pubblicati in volumi collettanei e in riviste, e di alcune monografie: Roberto Rossellini. Roma città aperta (Lindau, 2006 e 2013); Il cinema trascritto. Strumenti per l’analisi del film (Bulzoni, 2006); Vittorio De Sica. Sciuscià (Lindau, 2007); Dalla parte del pubblico. Aldo De Benedetti sceneggiatore (Bulzoni, 2011); Commedia degli anni Trenta (Il castoro, 2013).

Mattia Cinquegrani è assegnista di ricerca e professore a contratto (con un corso sul linguaggio del cinema, della televisione e dei media digitali) presso l’Università degli Studi di Cagliari. I suoi principali ambiti di ricerca sono il cinema italiano e la cultura visuale contemporanea. Ha pubblicato il volume Il rito, la morte e l’immagine. Cinema, televisione e media digitali (Bulzoni 2020), oltre a diversi saggi in riviste scientifiche e volumi collettanei. Ha collaborato per alcuni anni alla pagina culturale de «Il Manifesto», scrivendo nella sezione di critica letteraria, e ha lavorato come drammaturgo teatrale.