Impatto scientifico

Il progetto di ricerca è ascrivibile alla storia culturale del cinema. La storia culturale del cinema si distingue dalla più tradizionale storia del cinema perché il cinema non vi viene indagato di per sé, in quanto espressione artistica degna di valore, ma, più indirettamente, da un lato, per la posizione che riveste nella cultura del suo tempo, intendendo qui “cultura”, evidentemente, nella larga accezione antropologica del termine (vita quotidiana, saper fare, modi di pensare, sentire e credere, ecc.), dall’altro, per il peso che esercita nell’agire sociale dei soggetti storici. In questo senso, la ricerca dialoga proficuamente con i più moderni indirizzi di ricerca riconducibili alla storia culturale come approccio all’esame degli oggetti storici (soggetti, eventi, situazioni) e rilancia l’opportunità di un dialogo transdisciplinare tra studi cinematografici e scienze storiche anche dal punto di vista metodologico.

Più precisamente, dall’investigazione del rapporto tra il cinema e la nuova cultura dei consumi degli anni del miracolo economico italiano largamente inteso (1950-1973), si attendono significativi risultati per l’avanzamento degli studi lungo le seguenti specifiche linee di indagine.

1) Studi sull’industria culturale, in ragione della maggior comprensione del posizionamento e del ruolo esercitato dal cinema nella cosiddetta “seconda modernizzazione” del sistema dei media nazionale, tra il boom dell’editoria periodica illustrata (1950) e la liberalizzazione dell’etere (1976).

2) Studi economici sui modi di produzione, in ragione della maggiore comprensione delle pratiche di pubblicità diretta e indiretta adottate dall’industria cinematografica italiana, nel quadro normativo predisposto da legge Andreotti prima (1950-1965) e legge Corona poi (1966-1973).

3) Studi di storia del cinema italiano, in ragione della maggiore comprensione del funzionamento della dinamica testo/contesto in film, filoni e generi dall’alta rappresentatività sociale per tematiche affrontate, impatto culturale, entità degli incassi, ecc.

4) Studi sull’autorialità cinematografica, in ragione della maggiore comprensione del peso esercitato dalle tematiche di pertinenza del progetto sulla poetica dei maggiori registi italiani, con particolare riferimento per gli autori della generazione post-neorealista e per quelli ascrivibili alla commedia all’italiana.

5) Metodologie di analisi del film, in ragione della sperimentazione degli strumenti approntati dalla letteratura scientifica esistente e della messa a punto di nuovi strumenti deputati espressamente all’esplorazione del visibile cinematografico dedicato ai beni e alle pratiche di consumo.

6) Studi sul divismo, in ragione dell’individuazione dei discorsi divistici che tematizzano i beni materiali e le pratiche di consumo e della maggiore comprensione del loro impatto sulla costruzione dell’immagine divistica di attori e attrici italiane e straniere.

7) Studi di storia della critica cinematografica, in ragione della maggior comprensione del posizionamento della critica cinematografica nel dibattito pubblico italiano promosso e alimentato dall’industria culturale, con particolare riferimento per gli spazi di recensione ospitati dall’editoria non specializzata in cose cinematografiche.

8) Studi di genere, in ragione della maggiore comprensione delle dinamiche di ricezione del cinema, con particolare riferimento al modo con cui esse sono state indirizzate dall’identità di gender e culturale dei singoli e dei gruppi.


9) Studi di cinema e storia, in ragione della maggior comprensione del posizionamento delle principali culture dell’Italia repubblicana in relazione al tema del consumo di massa e della cosiddetta americanizzazione della società italiana.

10) Studi di storiografia del cinema, in ragione dello sviluppo di strumenti metodologici che mettono al servizio delle esigenze della ricerca storica di settore le possibilità fornite dall’evoluzione delle tecnologie informatiche.