Il pollo ruspante
Il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia
Progetto di Rilevante Interesse Nazionale
2020-2023
Introduzione
La ricerca intende studiare il complesso rapporto intercorso tra il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia tra il 1950 e il 1973. Con “cinema” si intende l’istituzione nel suo insieme, quale apparato industriale di produzione, distribuzione ed esibizione del film, radicato in un determinato contesto storico. Con “cultura dei consumi” ci si riferisce al bagaglio esperienziale maturato da individui e famiglie a partire dall’esposizione quotidiana ai caratteristici beni di consumo delle società occidentali di secondo ’900. Si tratta di una pista degli studi cinematografici raramente battuta dalla comunità scientifica, per l’indubbia difficoltà di individuare fonti, metodologie e strumenti adatti all’esplorazione di medio periodo di un tema dal così ampio respiro culturologico. La squadra di ricercatori impegnata nel progetto, omogenea per generazione e complementare per strategie di indagine, si qualifica per la particolare sensibilità maturata nei confronti degli indirizzi storiografici che coniugano proficuamente lavoro sui testi filmici e lavoro sui contesti.
Obiettivi
Come ben spiega Peppino Ortoleva, nella società occidentale novecentesca, mezzi di comunicazione di massa ed economia di mercato sono inestricabilmente connessi; l’economia di mercato favorisce lo sviluppo di media performanti e lo sviluppo di media performanti promuove l’affermazione dell’economia di mercato. In Italia è più specificatamente negli anni ’50 e ’60 che l’industria culturale fa insieme da testimone e da traino alla penetrazione nel paese del modello statunitense di economia di mercato e alla contestuale affermazione dei consumi di massa. Se altrove la cosiddetta “età d’oro del capitalismo” (1950-1973) coincide con il periodo di massima affermazione della TV a scapito degli altri mezzi di comunicazione, il sistema dei media italiano appare omogeneo e bilanciato: controllo politico e contenimento del broadcasting di stato permettono a cinema ed editoria di mantenere ancora una sfera di influenza importante, non solo in quanto veicoli di contenuti, ma anche come protagonisti della dinamica sociale e culturale.
Impatto scentifico
Il progetto di ricerca è ascrivibile alla storia culturale del cinema. La storia culturale del cinema si distingue dalla più tradizionale storia del cinema perché il cinema non vi viene indagato di per sé, in quanto espressione artistica degna di valore, ma, più indirettamente, da un lato, per la posizione che riveste nella cultura del suo tempo, intendendo qui “cultura”, evidentemente, nella larga accezione antropologica del termine (vita quotidiana, saper fare, modi di pensare, sentire e credere, ecc.), dall’altro, per il peso che esercita nell’agire sociale dei soggetti storici. In questo senso, la ricerca dialoga proficuamente con i più moderni indirizzi di ricerca riconducibili alla storia culturale come approccio all’esame degli oggetti storici (soggetti, eventi, situazioni) e rilancia l’opportunità di un dialogo transdisciplinare tra studi cinematografici e scienze storiche anche dal punto di vista metodologico.